Premio della critica Festival Letteratura Femminile Vesuviana 2022

Premio della critica Festival Letteratura Femminile Vesuviana 2022

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Vince il premio della critica al Festival della letteratura femminile vesuviana l’autrice Lucia Criscuolo con l’opera “Vedo suoni di farfalle”.

Lucia Criscuolo è una scrittrice e poetessa italiana. È nata a Cava de’ Tirreni (Sa), dove vive tuttora, si è laureata presso l’Istituto Universitario Orientale di Napoli ed è stata docente di Lingua Inglese fino al pensionamento.

Ha pubblicato “Un po’ d’ordine” (1999), inedito scritto per tutti i “disordinati”. “Selim” (2001), storia d’amore senza tempo tra croce e Islam, tra Medioevo e giorni nostri e “Con Ifigenia” (2003), coinvolgente incontro di tre donne diverse tra vita, morte, paure e sogni, nella magia di una crescita senza età. Autrice di poesie, per la maggior parte inedite, ha partecipato a numero antologie letterarie. Docente del corso avanzato di Inglese presso l’UTE (Università della Terza Età) di Cava de’ Tirreni da oltre venti anni, è stata direttrice della prestigiosa “Lectura Dantis Metelliana” fino allo scorso anno.

“Quel sinestetico e metaforico vedere suoni di farfalle è il segno dell’intima aspirazione a cogliere la sostenibile e poetica leggerezza dell’essere, ma nello stesso tempo è la coscienza che tale aspirazione si scontra troppo spesso con la realtà e che la si può realizzare solo con una pennellata interiore e con un intenso sforzo di immaginazione… e di volontà” scrive della sua opera il prefatore Franco Bruno Vitolo e la raccolta è un vero capolavoro che coglie al cuore di chi la legge.

Ecco cosa ha detto l’autrice subito dopo la premiazione: Gradevolmente emozionata per il premio assegnatomi dalla critica, al momento ho provato incredulità, stupore e gioia. Per quella razionalità mista a tagli emozionali che da sempre convivono nel mio animo, non sapevo cosa aspettarmi per quest’opera che sarebbe rimasta dormiente chissà quanto tempo ancora e che invece è arrivata alle stampe quasi per caso e grazie a un percorso all’insegna dell’amicizia. Quando hanno chiamato il mio nome mi sono sentita ricompensata per i tanti anni in cui, anche se a sprazzi, mi sono dedicata alla scrittura. È stata un’iniezione di autostima, una inaspettata scossa elettrica in una piovosa serata autunnale e per questo ringrazio gli organizzatori e coloro che mi hanno votato. Frutto di una stagione di maturità, questo libro, così come i miei romanzi e articoli precedenti, è nato dal desiderio, mai sopito, di “far manifestare Amore” e se questo premio potrà essere una vetrina che gli farà superare i confini regionali, rappresenterà non solo un traguardo, ma una nuova partenza personale.

Dedico il premio a mio padre e a mio marito che sono, spero, nella più alta Armonia dell’universo.”

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